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La nostra missione

La Consulta, nel contesto sociale si fa tramite, a favore della comunità cittadina, sempre disponibile a collaborare con altre richieste o proposte da attivare per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Le pubblicazioni informative sono state diffuse presso i Consigli di zona, i Consultori, alle scuole superiori e alle Università che le hanno richieste. La Consulta lavora e interagisce da anni con la Consulta regionale e quella provinciale, il Consiglio regionale della Lombardia, e con i vari Assessori ai servizi sociali, o Associazioni, e privati uniti dagli stessi obiettivi. 

La Consulta, nel contesto sociale si fa tramite, a favore della comunità cittadina, sempre disponibile a collaborare con altre richieste o proposte da attivare per migliorare la qualità di vita dei cittadini. 

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STATUTO

CONSULTA FEMMINILE INTERASSOCIATIVA DI MILANO

Art. 1

La Consulta Inter-Associativa di Milano, già costituita con accordo del 9 maggio 1963, successivamente integrato con atto notarile n. 79749 di Rep. a firma del Notaio dott.ssa Francesca Testa in data 14 maggio 1996, è attualmente composta dalle seguenti Associazioni:
ADEI WIZO (Ass. Donne ebree italiane);ADGI (Ass. Donne giuriste Italia);AIDDA (Ass. Donne Imprenditrici) AIDIA (Ass. Donne ingegnere e donne architetto);AIDM (Ass. Donne medico); ANDE (Ass. Donne elettrici); CIF (Centro Italiano Femminile), CNDI (Consiglio Nazionale Donne italiane); CPD (Centro Progetti Donna); FIDAPA-BPW Italy (Donne di Arti, Professioni e Affari); LIONS Milano; MOICA (Movimento italiano casalinghe); SOROPTIMIST Int. Milano alla Scala; TUTTIPIU’EDUCATI; UFN (Unione Femminile Nazionale); YWCA/UCDG (Unione cristiana delle Giovani), ZONTA Milano Sant'Ambrogio.

 
Art. 2 – Sede

La sede legale è in Milano, Corso di Porta Nuova n. 32, presso l’Unione Femminile.
 
Art.3 – Scopi

a) studiare i problemi riguardanti la vita sociale ed economica locale in quanto interessino direttamente oppure indirettamente la Donna; b) prospettare soluzioni dei problemi di cui sopra, alle competenti Autorità; c) interessare l’opinione pubblica in tali problemi, anche al fine di stimolare una maggiore partecipazione della Donna alla vita pubblica.
 
Art.4 – Organi: assemblea. presidente, esecutivo

Possono entrare a far parte della Consulta altre Associazioni femminili miste, con sede a Milano e suo hinterland, le cui finalità rientrino tra gli scopi di cui all’art.3. Ogni Associazione vi partecipa con una delegata che rappresenta a tutti gli effetti l’Associazione stessa (in caso di impossibilità della delegata può esserci una sostituta).
 
Art.5

L’Assemblea delle Consultrici è composta dalle delegate nominate dalle singole Associazioni aderenti. L’Assemblea ha il compito di deliberare sugli argomenti che intende fare oggetto di studio, sulla nomina delle commissioni e delle sottocommissioni per lo svolgimento dei programmi prescelti, sull’esame dei risultati e sull’opportunità di proporli all’autorità competente ed alla pubblica opinione. L’Assemblea delibera validamente con la presenza della maggioranza semplice delle delegate. Per la modifica dello Statuto è richiesta la presenza almeno dei due terzi delle Associazioni. Ogni Associazione si esprime con un unico voto, se ed in quanto in regola col pagamento della quota. È ammessa una sola delega tra Associazioni. Le delibere saranno valide a maggioranza semplice delle presenti.
 
Art.6

L’Assemblea si riunisce in via ordinaria almeno una volta al mese su convocazione della Presidente. In via straordinaria, può essere convocata dalla Presidente in carica o su richiesta delle rappresentanti di almeno un terzo delle Associazioni iscritte. L’Assemblea ha il compito di eleggere, tra le Consultrici, la Presidente ed i membri del Direttivo
 
Art.7

La Presidente eletta dall’Assemblea rappresenta la Consulta a tutti gli effetti. Le elezioni della Presidente e del Direttivo saranno tenute entro il 31 maggio. La Presidente resta in carica tre anni, può essere rieletta una sola volta ed entra in carica effettiva il 1° ottobre, cioè all’inizio dell’anno sociale. Nel caso di dimissioni o di impossibilità della Presidente eletta di continuare il suo mandato, si procederà a nuove elezioni. La Presidente presiede tutte le riunioni. In sua assenza può essere rappresentata da una delle due Consigliere componenti il direttivo.
 
Art.8

Il Direttivo è composto dalla Presidente e da quattro membri rappresentanti Associazioni diverse. Il Direttivo nomina tra i suoi membri la Tesoriera e la Segretaria. I quattro membri del Direttivo restano in carica tre anni, rinnovabili una sola volta. I compiti del Direttivo sono: a) attuare le decisioni prese di volta in volta dall’Assemblea; b) proporre iniziative attinenti l’oggetto sociale; c) partecipare alle commissioni di studio con la presenza in esse di almeno uno dei suoi membri; d) svolgere ogni altra attività inerente l’oggetto sociale.
 
Art.9

Ogni Associazione verserà, entro il mese di gennaio di ogni anno, una quota di associazione che sarà fissata dall’Assemblea.
 
Art.10

L’accettazione del presente Statuto e del relativo Regolamento da parte delle singole Associazioni promotrici ed aderenti avverrà mediante sottoscrizione di una copia di esso
  

REGOLAMENTO

CONSULTA FEMMINILE INTER-ASSOCIATIVA DI MILANO

 
Art.1 – Anno Sociale

L’attività della Consulta femminile di Milano ha inizio il 1° ottobre di ogni anno per terminare il 30 settembre dell’anno successivo.
 
Art. 2 – Norme di Ammissione

Le domande di ammissione, corredate dallo Statuto e da ogni altro documento comprovante l’attività dell’Associazione richiedente, devono essere indirizzare alla Presidente della Consulta, che le trasmetterà al Direttivo. Il Direttivo, verificata la regolarità della domanda, la sottoporrà al voto dell’Assemblea nella prima seduta successiva alla richiesta. In caso di voto favorevole, la Presidente della Consulta comunicherà per iscritto l’ammissione alla Presidente dell’Associazione richiedente, la quale provvederà a comunicare il nome della delegata e della sostituta e a versare la quota associativa. Nel caso di voto non favorevole, la Presidente della Consulta ne darà comunicazione scritta all’associazione motivando la decisione.
 
Art. 3 – Dimissioni e decadenza

Le eventuali richieste di cancellazione dalla Consulta Femminile di Milano devono essere presentate per iscritto da parte della Presidente dell’Associazione dimissionaria alla Presidente della Consulta, che ne darà notizia alla successiva riunione assembleare. L’Associazione dimissionaria deve comunque essere in regola con i versamenti della quota associativa. Qualora la delegata dell’Associazione risultasse assente per tre volte consecutive senza giustificato motivo, la Presidente dell’Associazione rappresentata dovrà nominare una nuova delegata. Se ciò non si verificasse, dopo formale richiamo della Presidente, l’Assemblea voterà la sua cancellazione.
 
Art. 4 – Compiti e funzioni della Presidente, della Tesoriera e degli altri membri del Direttivo

a) la Presidente della Consulta, secondo quanto previsto dallo Statuto all’art.7, ha il compito di: – rappresentare a tutti gli effetti la Consulta Femminile; – convocare e presiedere la riunione del Direttivo e dell’Assemblea. b) la Tesoriera ha il compito di: – riscuotere dalle Associazioni federate le quote associative stabilite dall’Assemblea; – depositare presso l’Istituto di Credito i fondi raccolti in un c/c intestato alla Consulta e tenere aggiornata la contabilità; – redigere il rendiconto annuale. c) la Segretaria ha il compito di: – collaborare con la Presidente per lo svolgimento dei compiti e delle attività sociali; – redigere i verbali delle riunioni e conservarli, dopo la loro approvazione, in apposito Libro Verbali. Tutte le componenti del Direttivo sono tenute a collaborare al fine di garantire il funzionamento della Consulta.
 
Art. 5 – La sostituta

La sostituta nominata dall’Associazione sarà presente all’Assemblea, in caso di assenza della delegata. È consentita la partecipazione di entrambe alle riunioni, sottinteso che il voto sarà unico.
 
Art. 6 – Elezioni

Le elezioni sono a scrutinio segreto e sono valide in presenza di almeno 2/3 delle associate. Risulteranno elette le candidate che riporteranno il maggior numero di voti; le candidature devono essere presentate al più tardi alla riunione immediatamente precedente.

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