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La nostra missione

La Consulta, nel contesto sociale si fa tramite, a favore della comunità cittadina, sempre disponibile a collaborare con altre richieste o proposte da attivare per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Le pubblicazioni informative sono state diffuse presso i Consigli di zona, i Consultori, alle scuole superiori e alle Università che le hanno richieste. La Consulta lavora e interagisce da anni con la Consulta regionale e quella provinciale, il Consiglio regionale della Lombardia, e con i vari Assessori ai servizi sociali, o Associazioni, e privati uniti dagli stessi obiettivi. 

La Consulta, nel contesto sociale si fa tramite, a favore della comunità cittadina, sempre disponibile a collaborare con altre richieste o proposte da attivare per migliorare la qualità di vita dei cittadini. 

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STATUTO

CONSULTA FEMMINILE INTERASSOCIATIVA DI MILANO

 

Art. 1
Denominazione - sede

L'Associazione denominata “Consulta Femminile di Milano”, con sede in Milano Corso di Porta Nuova 32, presso l’Unione Femminile, già costituita con accordo del 9 maggio 1963, successivamente integrato con atto notarile n. 79749 di Rep. a firma del Notaio dott.ssa Francesca Testa in data 14 maggio 1996, il cui statuto è stato aggiornato in seguito nel 2015 e nel 2021, è attualmente composta dalle seguenti Associazioni:
ADEI WIZO, ADGI-SEZIONE MILANO, AIDDA DEL.LOMBARDIA, AIDIA MI, AIDM MI, ANDE MI, CIF MI, CNDI MI CPD, FIDAPA SEZ.MI, LYONS MADONNINA, MOICA MI, SOROPTIMIST MILANO ALLA SCALA, TUTTI PIÙ EDUCATI, UFN, ZONTA SANT’AMBROGIO, YWCA.

 

Art. 2
Oggetto sociale

L’Associazione non ha fini di lucro.

L’Associazione ha lo scopo di: 
a) studiare i problemi e la vita sociale ed economica che riguardano direttamente oppure indirettamente le donne;
b) prospettare soluzioni dei problemi di cui sopra alle competenti Autorità;
c) interessare l’opinione pubblica in tali problemi, anche al fine di stimolare una maggiore partecipazione delle donne alla vita pubblica.

Settore prevalente di attività: Promozione socioculturale.

L’Associazione esaurisce le proprie finalità nell’ambito territoriale della Regione Lombardia.

 

Art. 3
Attività istituzionali

Per la realizzazione diretta ed indiretta del proprio oggetto sociale, come definito nel precedente articolo 2, l’Associazione potrà:

  • promuovere e sostenere ogni utile iniziativa per la realizzazione degli scopi di cui all’art. 2;

  • avviare la collaborazione con le altre Associazioni italiane e internazionali con cui condivide gli obiettivi;

  • promuovere, nel rispetto della normativa vigente e del presente Statuto, ogni altra attività tesa a favorire il raggiungimento delle finalità istituzionali e a diffondere e far conoscere la propria attività.

Potrà altresì

  • stipulare ogni opportuno atto o contratto, o accordo anche per il finanziamento delle operazioni deliberate, considerate opportune e utili per il raggiungimento degli scopi statutari,

  • collaborare con associazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e/o private, la cui attività sia rivolta, direttamente o indirettamente, al perseguimento di finalità analoghe a quelle dell’Associazione.

Per lo svolgimento e l’utile realizzazione delle sue attività, l’Associazione potrà svolgere tutte le attività connesse o accessorie a quelle statutarie in quanto strumentali alle stesse, purché non incompatibili con la sua natura di associazione e realizzate nei limiti consentiti dalla legge e sempre preventivamente autorizzate dall'assemblea.

È fatto divieto di svolgere attività diverse da quelle istituzionali, ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse.

 

Art. 4
Soci: sono denominati “Soci” le Associazioni/Enti

Possono entrare a far parte della Consulta Associazioni, Enti e Fondazioni femminili o misti, con sede a Milano o nel territorio regionale lombardo, le cui finalità rientrino tra gli scopi di cui all’art. 2.

Ogni Associazione/Ente vi partecipa con una Delegata/o che rappresenta a tutti gli effetti la propria Associazione/Ente con diritto ad esprimere 1 solo voto in caso di votazioni. Al fine di garantire continuità di presenza e partecipazione, ogni Socio indicherà anche una Vice Delegata/o (indicata di seguito come Sostituta/o), che potrà partecipare a tutte le assemblee e attività della Consulta ed esprimerà diritto di voto in caso di assenza della Delegata/o.

Ciascuna Delegata/o e Sostituta/o può rappresentare una sola Associazione/Ente.

Le Delegate/i sono tenute a partecipare con continuità alle assemblee e alle attività della Consulta, e favorire l’informazione costante e il coinvolgimento delle Associazioni/Enti che rappresentano.

 

Art. 5
Assunzione della qualifica di Socio

Le domande di ammissione, corredate dallo Statuto e da ogni altro documento comprovante l’attività e la ragione sociale del soggetto richiedente, devono essere indirizzate alla Presidente della Consulta, che le trasmetterà al Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo, verificata la regolarità della domanda, la sottoporrà al voto dell’Assemblea avendo cura di trasmettere, all’atto della convocazione dell’Assemblea deliberante, tutta la documentazione utile alla formulazione di un parere informato da parte dei Soci. La Presidente della Consulta dovrà agire per favorire la massima partecipazione all’Assemblea deliberante, eventualmente convocando anche un incontro preliminare all’Assemblea per discutere la proposta. Le Delegate dovranno confrontarsi con l’Associazione/Ente che rappresentano per esprimerne la volontà al momento del voto.

La votazione per l’ingresso di una Associazione/Ente richiede la presenza di almeno due terzi delle Delegate e l’approvazione richiede la maggioranza assoluta (50% +1) dei voti delle presenti.

In caso di voto favorevole, la Presidente della Consulta comunicherà per iscritto l’ammissione alla Presidente del soggetto richiedente, la quale provvederà a comunicare il nome della Delegata e della Sostituta, e a versare la quota associativa. Nel caso di voto non favorevole, la Presidente della Consulta ne darà comunicazione scritta al soggetto richiedente motivando la decisione.

 

Art. 6
Diritti e doveri dei soci

Tutti i Soci hanno il diritto di partecipare alle iniziative e attività organizzate dalla Consulta.
Ciascun Socio ha inoltre diritto di partecipazione e di voto in seno all’Assemblea e può liberamente candidarsi, attraverso la persona della Delegata/o oppure della Sostituta/o, ed essere votato in occasione del rinnovo delle cariche sociali.

Tutti i Soci sono tenuti:
a) alla osservanza del presente statuto, degli altri eventuali regolamenti interni e di tutte le delibere assunte dagli organi sociali nel rispetto delle disposizioni statutarie;
b) a frequentare l’Associazione, collaborando con gli organi sociali per la realizzazione delle finalità associative;
c) a non attuare iniziative che si rivelino in contrasto con le ispirazioni che ne animano l’attività;
d) al pagamento della quota associativa annuale e delle altre quote richieste per la partecipazione a determinate iniziative, secondo le modalità e i termini fissati dal Consiglio Direttivo.

  

Art. 7
Dimissioni e decadenza

Le eventuali richieste di cancellazione dalla Consulta Femminile di Milano devono essere presentate per iscritto da parte della Presidente dell’Associazione dimissionaria alla Presidente della Consulta, che ne darà notizia alla successiva riunione assembleare.
In caso di assenza prolungata e continuativa della Delegata e della Sostituita (3 assemblee consecutive non giustificate), la Presidente della Consulta dovrà prendere contatto con la Presidente dell’Associazione o Ente rappresentato, per poi riferire all’Assemblea. L’Assemblea potrà chiedere la sostituzione della Delegata, della Sostituta o di entrambe.

  

Art. 8
Organi dell’Associazione e cariche

Sono organi dell’Associazione:

  • l’Assemblea dei Soci;

  • la Presidente;

  • il Consiglio Direttivo;

  • la Tesoriera.

 Al fine di agevolare l’attività della Consulta, sono inoltre istituiti ruoli ausiliari:

  • Segretaria/o;

  • Vicepresidente.

 

Art. 9
Assemblea dei Soci (Associazioni Consultrici)

L’Assemblea è composta dalle Delegate/i nominate dalle singole Associazioni/Enti aderenti.
L’Assemblea ha il compito di deliberare sugli argomenti che intende fare oggetto di studio e di attività, e governa la Consulta; elegge la Presidente, la Tesoriera, e il Consiglio Direttivo. L’Assemblea delibera inoltre sulla nomina delle commissioni e delle sottocommissioni per lo svolgimento dei programmi prescelti.

L’Assemblea in sede ordinaria:
a) delibera su tutte le questioni attinenti alla gestione sociale, che il Consiglio Direttivo riterrà di sottoporle;
b) delibera su ogni altra questione ordinaria ad essa riservata dalla legge o dallo statuto;
c) approva il bilancio preventivo e consuntivo redatti dal Consiglio Direttivo;
d) approva i regolamenti predisposti;
e) delibera in ordine all'ammissione e all'esclusione dei Soci.

L’Assemblea in sede straordinaria:
a) delibera sulle modificazioni del presente Statuto;
b) delibera lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio residuo;
c) delibera su ogni altra questione straordinaria ad essa spettante in base alla legge o allo Statuto.

Ogni Socio si esprime con un unico voto, se e in quanto in regola col pagamento della quota.
L’Assemblea ha il compito di eleggere la Presidente, i membri del Direttivo, e la Tesoriera.

ConvocazioniL’Assemblea si riunisce in via ordinaria almeno una volta al mese su convocazione della Presidente.
In via straordinaria, può essere convocata dalla Presidente in carica o su richiesta delle rappresentanti di almeno un terzo delle Associazioni /Enti iscritti.
L’Assemblea può essere convocata in presenza oppure a distanza, utilizzando canali telematici che garantiscano una qualità di partecipazione adeguata agli obiettivi dell’incontro. In caso di votazioni a scrutinio segreto, l’Assemblea può essere convocata a distanza solo se sono garantite condizioni di voto paragonabili a quelle in presenza.
La convocazione dell’Assemblea deve pervenire ai Soci, per via telematica, con almeno otto (8) giorni solari di anticipo rispetto alla data dell’incontro. Fanno eccezione le Assemblee che riguardano modifiche dello Statuto o che comportano votazioni per l’ingresso di nuovi Soci, per il rinnovo delle cariche associative, o l’approvazione delle Onorarie della Consulta (Art. 12). Le Assemblee che prevedono tali votazioni devono essere convocate con quattro (4) settimane di anticipo.
Tutte le convocazioni devono riportare l’ordine del giorno dell’Assemblea.

Delibere e votazioniLe deliberazioni che riguardano l’elezione della Presidente e dei membri del Consiglio Direttivo, e quelle che riguardano l’ingresso di nuovi Soci o di Onorarie richiedono la presenza di due terzi dei Soci e il voto favorevole della maggioranza dei presenti (50% +1). Tali votazioni si svolgono a scrutinio segreto. È consentito alle Delegate il voto per delega. In tal caso, il Socio delegante dovrà dare comunicazione della delega alla Presidente e alla Segretaria attraverso un messaggio di posta elettronica che dovrà pervenire prima della votazione, indicando chiaramente il nome della Delegata che dovrà procedere alla votazione.  La delega può essere attribuita solo a una Delegata o a una Sostituta. Il voto per delega deve essere riportato nel verbale dell’incontro.

Le candidature per i ruoli di Presidente e dei membri del Consiglio dovranno pervenire al Consiglio Direttivo almeno una settimana prima delle votazioni, e comunicate tempestivamente a tutti i Soci.

Per modificare lo Statuto, occorre la presenza di almeno i due terzi delle Associazioni Consultrici e il voto favorevole della maggioranza dei presenti (50% +1). La votazione si svolge in modo palese e può avvenire quindi in modalità telematica. È consentito alle Delegate il voto per delega. In tal caso, il Socio delegante dovrà dare comunicazione della delega alla Presidente e alla Segretaria attraverso un messaggio di posta elettronica che dovrà pervenire prima della votazione, indicando chiaramente il nome della Delegata che dovrà procedere alla votazione. La delega può essere attribuita solo a una Delegata o a una Sostituta. Il voto per delega deve essere riportato nel verbale dell’incontro.

Per tutte le Assemblee che non prevedono una votazione sui temi sopra indicati, in prima convocazione l’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con l’intervento, anche per delega, di almeno la metà degli associati.

In seconda convocazione l’assemblea sarà regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti, deliberando validamente a maggioranza semplice. Le assemblee possono avvenire in presenza o in forma telematica.

Le deliberazioni assunte dall'Assemblea dovranno essere riportate su apposito libro verbali a cura del Segretario e da questi sottoscritte insieme alla Presidente.

 

Art. 10
Presidente

La Presidente eletta dall'Assemblea rappresenta la Consulta a tutti gli effetti.
La Presidente resta in carica due anni; può essere rieletta una sola volta ed entra in carica effettiva il 1° gennaio, cioè all'inizio dell’anno sociale.
La Presidente presiede tutte le Assemblee. In sua assenza può essere rappresentata dalla Vicepresidente o da un altro membro del Consiglio Direttivo.
La Presidente è la responsabile generale del buon andamento degli affari sociali e cura gli interessi della Consulta.
La Presidente ha la firma sociale sugli atti che impegnano l’Associazione sia nei riguardi dei soci che dei terzi.
La Presidente cura, potendo sottoscrivere accordi, le relazioni con altri Enti, Istituzioni, Imprese Pubbliche e Private Fondazioni e altri organismi al fine di instaurare rapporti di collaborazione a sostegno delle singole iniziative della Consulta Femminile di Milano.
La Presidente può dare deleghe a Delegate, Sostitute e Onorarie. In caso di deleghe occasionali (attività specifiche e di durata limitata), la Presidente condivide la decisione con il Consiglio Direttivo. In caso di deleghe permanenti, la Presidente ne chiede la ratifica dell’Assemblea. La Presidente rimane comunque responsabile del buon andamento di tutte le attività interne ed esterne.
La Presidente convoca e presiede le riunioni del Consiglio Direttivo.
È cura della Presidente che il Consiglio sia adeguatamente e tempestivamente informato sulle sue iniziative.
Il ruolo di Presidente non è compatibile con altri ruoli in Consulta e quindi non è cumulabile con altri incarichi.

Nel caso di dimissioni o di impossibilità della Presidente eletta di continuare il suo mandato, si procederà a nuove elezioni.

Almeno sei (6) mesi prima della scadenza del mandato della Presidente, il Consiglio Direttivo e la Presidente in carica convocano l’Assemblea per le votazioni delle cariche del biennio successivo. Nei mesi che precedono l’entrata in carica della Presidente eletta, la Presidente in carica deve impegnarsi nel passaggio di tutte le informazioni utili al passaggio di consegne, e a facilitare la continuità.

 

Art. 11
Consiglio Direttivo e altre cariche

Il Consiglio Direttivo è composto dalla Presidente in carica e da cinque (5) membri rappresentanti Associazioni/Enti diversi.
Il numero totale dei membri del Consiglio è sei (6). La Presidente ha doppio voto in consiglio in caso di parità.
Inoltre, nei primi 18 mesi dall'entrata in carica della Presidente, la Presidente che ha ricoperto il ruolo nel biennio precedente partecipa alle riunioni del Consiglio con ruolo consultivo e senza diritto di voto. Durante gli ultimi 6 mesi del mandato della Presidente in carica, la Presidente eletta (che ricoprirà il ruolo nel biennio entrante) partecipa alle riunioni del Consiglio con ruolo consultivo e senza diritto di voto.
I membri del Consiglio sono votati tra le Delegate e le Sostitute. I membri del Direttivo assenti non giustificati e inattivi per oltre 3 mesi decadono. In tal caso, subentra la prima delle Delegate candidate al Consiglio e non-elette. In assenza di tali figure, si procederà a nuove elezioni.
Il Consiglio Direttivo nomina tra i suoi membri la Segretaria e la Tesoriera.

I cinque membri del Direttivo eletti dall'Assemblea restano in carica due anni, e sono rinnovabili una sola volta.
I compiti del Direttivo sono:
a) attuare le decisioni prese di volta in volta dall'Assemblea;
b) proporre iniziative attinenti agli obiettivi sociali della Consulta.

Il Consiglio si riunisce validamente con la presenza della maggioranza delle consigliere in carica e vota a maggioranza semplice. Il Consiglio è convocato dalla Presidente in presenza o in via telematica, purché con mezzi e tempistiche idonei, di cui si abbia prova di ricezione da parte dei destinatari e che consentano un preavviso adeguato a favorire la partecipazione.
In seno al Consiglio non è ammessa delega.
Di ogni delibera del Consiglio Direttivo deve redigersi apposito verbale a cura della Segretaria, o, in sua assenza, di una consigliera a tale scopo nominata dalla Presidente fra le presenti.

La Segretaria è nominata dal Consiglio Direttivo tra i suoi membri, resta in carica due (2) anni con mandato rinnovabile una sola volta.
La Segretaria ha il compito di:
- collaborare con la Presidente per lo svolgimento dei compiti e delle attività sociali;
- redigere i verbali delle riunioni e conservarli, dopo la loro approvazione, in apposito Libro Verbali.
La Segretaria ha il compito di garantire la correttezza delle convocazioni, dei verbali, della conservazione e accessibilità dei documenti, della redazione di una relazione periodica sulle attività in corso.
Può avvalersi dell’aiuto, nello svolgimento di alcune sue attività, di altre Delegate, Sostitute o Onorarie, dopo ratifica dell’Assemblea, ma mantiene la responsabilità di coordinare e garantire il corretto adempimento dei suoi compiti.

La Tesoriera rimane in carica 2 anni, con mandato rinnovabile una sola volta. Ha il compito di:
- riscuotere dalle Associazioni iscritte le quote associative stabilite dall'Assemblea;
- depositare presso l’Istituto di Credito i fondi raccolti in un conto corrente intestato alla Consulta e tenere aggiornata la contabilità;
- redigere un bilancio annuale;
- gestire il conto corrente della Consulta.

La Vicepresidente è indicata dalla Presidente come persona di sua fiducia tra i membri eletti del Consiglio e poi ratificata dall'Assemblea. Il suo compito è di collaborare con la Presidente in modo stretto e continuativo, per facilitare la realizzazione dei progetti e garantire la continuità in caso di impedimenti o impegni della Presidente. La Vicepresidente ha mandato di due anni rinnovabile una sola volta.

 

Art.12
Onorarie della Consulta

Al fine di agevolare la realizzazione delle attività della Consulta, è istituita la figura delle Onorarie della Consulta.
Le Onorarie sono persone che, per la loro precedente partecipazione in qualità di Delegate o Sostitute, o per le loro specifiche competenze, prestano a titolo gratuito e volontario il loro contributo partecipando alle discussioni e alle attività della Consulta. Possono partecipare alle Assemblee senza diritto di voto. Il numero massimo delle Onorarie non può superare il 30% del numero dei Soci.
La partecipazione di una nuova Onoraria è proposta dalla Presidente o dal Consiglio Direttivo, che devono fornire adeguate motivazioni all'Assemblea. La delibera in merito alla proposta segue quanto specificato nell'Art. 9.
L’Onoraria decade con la fine del mandato della Presidente. Il ruolo può essere rinnovato previa proposta della Presidente o del Consiglio Direttivo e votazione in assemblea. 

 

Art.13
Gratuità delle cariche

Tutte le cariche menzionate nel presente statuto sono gratuite salvo il rimborso delle spese debitamente documentate sostenute in nome e per conto della Consulta per l’assolvimento di uno specifico incarico, ove preventivamente autorizzate dal Consiglio Direttivo.

 

Art. 14
Patrimonio / Entrate

Il patrimonio della Consulta è costituito:
a) dalle quote sociali (da versare ogni anno entro il mese di gennaio)
b) contributi ed elargizioni da parte di soggetti pubblici e privati, destinati all'attuazione degli scopi statutari.

L’accettazione di contributi ed elargizione da parte di soggetti esterni alla Consulta deve essere approvata dall'Assemblea.

 

Art. 15
Bilancio

L’esercizio va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno solare.
Il bilancio preventivo e quello consuntivo sono redatti dalla Tesoriera, e sottoposti al vaglio dell’assemblea dei Soci secondo modalità e termini di cui al presente Statuto.
I bilanci consuntivo e preventivo devono essere presentati in Assemblea entro il 31 gennaio di ciascun anno.

 

Art.16
Utili della gestione

Gli utili e gli avanzi di gestione, nonché le riserve e i fondi costituiti con gli stessi, devono essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle direttamente connesse.

 

Art.17
Scioglimento

Lo scioglimento della Consulta è deliberato dall'Assemblea straordinaria dei Soci qualora dovessero intervenire fatti tali da impedire lo svolgimento dell’attività e il conseguimento degli obiettivi sociali.

Il patrimonio verrà devoluto ad altri enti che hanno fini analoghi.
Per deliberare lo scioglimento dell’associazione e la devoluzione del patrimonio occorre il voto favorevole di almeno due terzi degli associati.

 

Art.18
Norma di rinvio

Per tutto quanto non previsto dal presente statuto valgono, in quanto applicabili, le disposizioni di legge.

 

REGOLAMENTO

CONSULTA FEMMINILE INTER-ASSOCIATIVA DI MILANO

 
Art.1
Anno Sociale

L’attività della Consulta femminile di Milano ha inizio il 1° ottobre di ogni anno per terminare il 30 settembre dell’anno successivo.
 

Art. 2
Norme di Ammissione

Le domande di ammissione, corredate dallo Statuto e da ogni altro documento comprovante l’attività dell’Associazione richiedente, devono essere indirizzare alla Presidente della Consulta, che le trasmetterà al Direttivo. Il Direttivo, verificata la regolarità della domanda, la sottoporrà al voto dell’Assemblea nella prima seduta successiva alla richiesta. In caso di voto favorevole, la Presidente della Consulta comunicherà per iscritto l’ammissione alla Presidente dell’Associazione richiedente, la quale provvederà a comunicare il nome della delegata e della sostituta e a versare la quota associativa. Nel caso di voto non favorevole, la Presidente della Consulta ne darà comunicazione scritta all’associazione motivando la decisione.


Art. 3
Dimissioni e decadenza

Le eventuali richieste di cancellazione dalla Consulta Femminile di Milano devono essere presentate per iscritto da parte della Presidente dell’Associazione dimissionaria alla Presidente della Consulta, che ne darà notizia alla successiva riunione assembleare. L’Associazione dimissionaria deve comunque essere in regola con i versamenti della quota associativa. Qualora la delegata dell’Associazione risultasse assente per tre volte consecutive senza giustificato motivo, la Presidente dell’Associazione rappresentata dovrà nominare una nuova delegata. Se ciò non si verificasse, dopo formale richiamo della Presidente, l’Assemblea voterà la sua cancellazione.
 

Art. 4
Compiti e funzioni della Presidente, della Tesoriera e degli altri membri del Direttivo

a) la Presidente della Consulta, secondo quanto previsto dallo Statuto all'art. 7, ha il compito di:
– rappresentare a tutti gli effetti la Consulta Femminile;
– convocare e presiedere la riunione del Direttivo e dell’Assemblea.

b) la Tesoriera ha il compito di:
– riscuotere dalle Associazioni federate le quote associative stabilite dall'Assemblea;
– depositare presso l’Istituto di Credito i fondi raccolti in un c/c intestato alla Consulta e tenere aggiornata la contabilità;
– redigere il rendiconto annuale.

c) la Segretaria ha il compito di:
– collaborare con la Presidente per lo svolgimento dei compiti e delle attività sociali;
– redigere i verbali delle riunioni e conservarli, dopo la loro approvazione, in apposito Libro Verbali.

Tutte le componenti del Direttivo sono tenute a collaborare al fine di garantire il funzionamento della Consulta.
 

Art. 5
La sostituta

La sostituta nominata dall'Associazione sarà presente all'Assemblea, in caso di assenza della delegata. È consentita la partecipazione di entrambe alle riunioni, sottinteso che il voto sarà unico.


 
Art. 6
Elezioni

Le elezioni sono a scrutinio segreto e sono valide in presenza di almeno 2/3 delle associate. Risulteranno elette le candidate che riporteranno il maggior numero di voti; le candidature devono essere presentate al più tardi alla riunione immediatamente precedente.

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